Il Seve Trophy al Resto d'Europa. Punto decisivo di F. Molinari

Il Resto d’Europa ha vinto il Seve Trophy by Golf+ superando per 15-13 la Gran Bretagna & Irlanda, grazie a un parziale di 6-4 nei dieci singoli finali, dopo che le sessioni di doppio si erano concluse sul 9-9. Sul percorso del Saint-Nom-La- Bretèche, nei pressi di Parigi in Francia, il team guidato dallo spagnolo José Maria Olazabal ha conquistato per la seconda volta in otto edizioni il trofeo inventato dal grande Severiano Ballesteros e ora giocato in sua memoria, e nella conclusione vittoriosa hanno avuto un ruolo importante Matteo Manassero e Francesco Molinari. Infatti hanno portato alla causa del Resto d’Europa due punti di peso: Manassero ha firmato il 13° con un 3/2 sullo scozzese Stephen Gallacher, e Molinari il 15° battendo nell’ultimo match l’inglese Chris Wood per 3/2 e facendo gioire tutta la squadra.

Gli altri punti continentali li hanno siglati il belga Nicolas Colsaerts (1 up sull’inglese Paul Casey), Miguel Angel Jimenez (6/4 sull’inglese David Lynn) e il francese Gregory Bourdy (4/3 sullo scozzese Scott Jamieson), grande protagonista con cinque successi su cinque match e soprattutto imbattibile nei doppi insieme all’olandese Joost Luiten, che nel singolo ha ceduto contro l’inglese Tommy Fleetwood (3/2). A segno per la GB&I, condotta dallo scozzese Sam Torrance, anche i connazionali Marc Warren (4/3 sul danese Thorbjorn Olesen) e Paul Lawrie (2/1 sul finlandese Mikko Ilonen). Parità tra lo spagnolo Gonzalo Fernandez Castaño e il gallese Jamie Donaldson (GB&I). All’inizio del giro finale sono rimasti ai box l’inglese Simon Khan e il danese Thomas Bjorn per un infortunio subito dal primo: il match non si è giocato ed è stata decretata la parità.

Manassero ha subìto inizialmente l’1 down da Gallacher, ma con tre birdie e un par tra le buche 4 e 8 si è portato sul 3 up, divenuto 4 up con un altro birdie alla 12. Lo scozzese ha provato a raddrizzare il match, conquistando due buche consecutive, ma un nuovo birdie alla 16 del veronese ha chiuso il conto.

Molinari ha subito alzato i ritmi con Wood e alla buca 10 il 3 up ha espresso chiaramente i valori in campo, L’inglese ha accorciato le distanze alla 11, poi ha provato ad avvicinarsi ancora, ma Molinari, al quale Olazabal ha espresso piena fiducia chiamandolo a disputare l’ultimo match, ha contenuto la pressione di avere sulle spalle il peso del verdetto e alla buca 16 ha alzato idealmente il trofeo mettendo a segno il putt per il birdie vincente.

Fernandez Castaño è stato avanti fino alla buca 14 quando ha concesso il pari al Donaldson incappando in un bogey. Molto combattuto il match tra Colsaerts e Casey, quest’ultimo costretto ad inseguire vanamente sin dall’inizio. Luiten è partito bene, ma Fleetwood ha messo un punto fermo sul suo successo  andando sul 3 up al giro di boa. L’olandese ha provato a difendere l’imbattibilità nel torneo, ma dopo essersi portato sull’1 down ha dovuto lasciare via libera allo scatenato avversario.

Grande Bourdy anche contro Jamieson e pratica liquidata con il 4 up dopo dieci buche. Altalena tra Warren e Olesen fino alla 10ª buca, poi lo scozzese ha cambiato marcia e per il continentale si è fatto notte. Equilibrio tra Ilonen e Lawrie con quest’ultimo che ha preso il sopravvento nelle parte finale dell’incontro. Infine Jimenez ha letteralmente passeggiato contro Lynn vincendo sei buche senza lasciarne nessuna all’avversario.

Manassero ha conquistato complessivamente 2,5 punti e Molinari 1,5. Nelle prime due giornate gli azzurri hanno giocato insieme con un pari contro Casey/Khan e una confitta contro Lynn/Jamieson. Nella terza Molinari è stato al mattino affiancato a Olesen (2/1 da Wood/Jamieson) e ha riposato nel pomeriggio. Manassero ha fatto coppia con Jimenez e sono venute una vittoria (1 up su Casey/Fleetwood) e una sconfitta (1 up da Casey/Lynn).