Il Piemonte è la casa del golf italiano
(PRIMAPRESS) MILANO – Il Piemonte è la casa del golf italiano, lo conferma la recente indagine curata da Isnart e IMC Group presentata dall’Assessore all’Istruzione, Turismo e Sport della Regione Piemonte, Alberto Cirio, alla BIT Borsa Internazionale del Turismo che si è conclusa a Milano. Con più di 50 circoli alcuni dei quali tra i più prestigiosi del Paese, è il caso del Royal Park & Country Club a Torino dove dal 13 al 16 settembre tornerà l’Open d’Italia e del Golf Club Le Betulle nel Biellese dove dal 28 al 30 agosto andrà in scena il 6° Campionato Internazionale Individuale Maschile Under 16, il Piemonte guida la classifica italiana. La regione ospita il 19% dei 242 circoli presenti sul territorio nazionale, seguita da Lombardia, Toscana e Lazio. Oltre 2.173 gli eventi golfistici organizzati nel 2011 dai campi piemontesi (sul totale di 14.897 eventi in Italia) con circa 45 milioni di euro di green fee. Sdoganato come sport d’elite, il golf in Italia con i suoi 223 campi sparsi sul territorio nazionale richiama un pubblico di appassionati sempre più trasversale come accade già in Spagna o in Portogallo e ancora di più in Inghilterra. L’indagine realizzata da ISNART, l’Istituto Nazionale di ricerche turistiche in collaborazione con IMC Group (che ha pubblicato insieme con la Federazione Italiana Golf la prima guida del turismo golfistico) ha calcolato che le 3330 buche giocabili lungo tutto lo stivale possono generare un valore economico pari a 285.610.000 di euro. “Tra i fattori che determinano la scelta delle destinazioni turistiche italiane” spiega Flavia Coccia, Dirigente dell’Isnart “lo sport rappresenta circa il 16% del valore complessivo. E disaggregando i dati per regioni, il Piemonte rappresenta oltre il 20% di cui il 2,2% legato al golf, con un trend in costante crescita”. Ma i dati resi noti al BIT disegnano anche un nuovo profilo di chi oggi pratica il golf sui green italiani. Lo conferma Claudio Candia, MKT Manager di IMC Group (a sinistra nella foto): “E’ interessante scoprire nell’identikit emerso dalla nostra indagine come tra i golfisti che hanno utilizzato gli impianti piemontesi il 67% sia costituito da uomini ma le donne hanno raggiunto il 33% mentre l’età degli appassionati si sta abbassando. Solo il 16% è over 50 a fronte di un 72% tra i 30 e i 50 anni e un 12% tra i 21 e i 30, sfatando così i preconcetti di uno sport da “capelli bianchi”.
Articolo di Paolo Crisalli