Manassero, buona la prima in Spagna

L'italiano si trova in testa con un eccellente giro da 64 colpi nell'Open de Andalucia Costa del Sol: gestisce un vantaggio di tre colpi sullo svedese Niclas Fasth, sugli inglesi Anthony Wall e Lloyd Kennedy, sullo spagnolo De La Riva e sul sudafricano Hennie Otto tutti capaci di chiudere a 67

Su twitter, alla fine del giro, ha ringraziato pubblicamente il suo putter. Ed effettivamente è la qualità del gioco sui green ad essere stata la discriminante che ha fatto la differenza nella prima giornata di Matteo Manassero, leader con un eccellente giro in 64 colpi nell’Open de Andalucia Costa del Sol.

Sul percorso dell’Aloha Golf Club a Marbella e con un montepremi di un milione di euro, prima moneta di 166.660, il veronese, che vale la pena ricordarlo ha solo 19 anni nel prossimo aprile, ha girato a -8 sotto il par e ora gestisce un vantaggio di tre colpi sullo svedese Niclas Fasth, sugli inglesi Anthony Wall e Lloyd Kennedy, sullo spagnolo Eduardo De La Riva e sul sudafricano Hennie Otto tutti capaci di chiudere a -5 dopo un giro in 67. 

Partito dalla buca 10, Manassero ha iniziato con un birdie a cui ne sono seguiti altri tre per uno score di 32 colpi sulle prime nove buche. Stesso parziale anche sulle seconde nove dove il talentuoso azzurro ha messo a segno cinque birdie, dei quali due in chiusura, e un bogey. Obiettivo di Manassero è rientrare tra i primi 50 del world ranking per poter di giocare il Masters ad inizio di aprile. Per farlo dovrà però vincere almeno una delle due gare che restano da giocare prima dell’inizio del torneo di Augusta. 

“Il percorso - ha detto Manassero alla fine del giro - è molto simile a quello del Castellon dove ho vinto, un po’ più collinare, ma si addice pienamente alle mie caratteristiche. Devi mettere la palla in fairway e poi fare bene attorno e sul green”.

Dietro ai migliori a -4 sul par il 42enne canadese Mike Weir, otto titoli nel PGA Tour compreso un Masters nel 2003, lo spagnolo Pablo Larrazabal, lo svedese Joakim Lagergren, il sudafricano Alex Haindl, il francese Julien Quesne e il 21enne inglese Tommy Fleetwood, vincitore lo scorso anno dell’ordine di merito del Challenge Tour.

Degli altri quattro italiani al via ha tenuto un buon ritmo Andrea Pavan, ora 26° dopo un giro in 70 colpi con quattro birdie e due bogey. 

Meno positivo l’avvio di Edoardo Molinari due birdie e tre bogey e Lorenzo Gagli, un eagle, due birdie, tre bogey e un doppio bogey, solo 74esimi a +1. Federico Colombo naviga nelle posizioni di fondo classifica dopo aver consegnato una carta da 74 colpi.

Maurizio TREZZI / Eurosport